"Penso che ognuno debba finalmente prendersi la sua vita nelle proprie mani" (A. Miller)

Sara Di Domenico

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Argomento: DAL COPIONE ALLA FAVOLA

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DAL COPIONE ALLA FAVOLA

28.07.2015 12:00

Vi è mai capitato di ricordare una particolare frase, detto o addirittura un gesto che si usava ripetere a casa vostra? Magari lo usavano i vostri genitori, o chi per loro, per insegnarvi delle regole o ammonirvi davanti a dei pericoli o più semplicemente per ricordarvi determinate cose. Così fin da bambini e ancora prima abbiamo cominciato a scrivere il nostro copione di vita, infatti ancora oggi vi sembra di riascoltare in alcune circostanze tali frasi e parole e spesso vi sorprendete a ripeterle anche ai vostri figli.

Se questo argomento vi incuriosisce probabilmente troverete utile continuare a leggere.

COS’È IL COPIONE?

Il copione è “un piano di vita che si basa su una decisione presa durante l’infanzia, rinforzata dai genitori, giustificata dagli avvenimenti successivi, e che culmina in una scelta definitiva” (Berne, 1964[1]). Da questa primissima definizione molti aspetti del Copione si sono potuti approfondire e trovare la loro applicazione nell’esperienza delle relazioni. Già da questa affermazione iniziale si capisce l’importanza di tutto questo e che è il bambino a  scrivere il suo Copione e di conseguenza a decidere anche quale tipo di vita avrà.

IN CHE MODO I GENITORI CONTRIBUISCONO AL COPIONE?

In tutto ciò i genitori hanno il ruolo di “rinforzare” i figli a prendere certe decisioni a scapito di altre. Essi infatti tramite il loro comportamento influenzano le scelte del bambino che leggerà interpretando i gesti e le parole dei propri genitori attribuendogli un  significato personale. In effetti, alla luce di tutto questo è significante quello che il bambino interpreta del comportamento dei genitori, in questo modo lo stesso stimolo può determinare effetti a volte anche opposti. Ciò che conta non è una singola azione, per determinare un risultato è necessario che questa venga ripetuta più e più volte. Non è sufficiente quindi una mamma che rimprovera o da uno sculaccione una volta al proprio figlio per provocare un Copione di mancanza d’amore, ma se la maggior parte delle volte che un bambino si accosta alla mamma questa lo allontana con un “adesso non è il momento, ho da fare!” è quasi certo che il risultato ci sarà. Dopo il primo approccio nell’età infantile il Copione è pronto ed a grandi linee si è già deciso cosa fare da grandi. Nell’adolescenza si tenderà a contattare persone di Copione simile per fare le prove generali ed affinare le tecniche: lo schema è lo stesso ma l’azione si diversifica e si concretizza con persone reali: è la prova generale della nostra vita!

COME PUO' ESSERE UTILE CONOSCERE IL COPIONE PER I GENITORI?

L’ipotesi di partenza è che tutti nasciamo OK, ma per qualche evento nella vita alcuni di noi decidono in corso d’opera di non essere più OK oppure che è l’altro a non esserlo o addirittura entrambi. In questi casi si è deciso di ripetere uno schema non più funzionale detto di Copione che ci guida nelle relazioni e nelle scelte. Individuare il tipo di Copione che si è scelto può aiutarci a comprendere il ruolo che abbiamo deciso per noi e cosa è stato determinante per effettuarlo vedendo in che misura influenziamo con il nostro stile il Copione di nostro figlio contribuendo o meno alla stesura della storia della sua vita. Essere consapevoli dei nostri processi è dunque utile a migliorare il rapporto con i più piccoli che dalla più tenera età traggono dalla nostra storia l’esempio su cui scrivere la loro, un genitore informato è senza dubbio un genitore più cosciente.

QUALE FIABA PER IL COPIONE?

A mio avviso uno dei modi migliori per comprendere prima e utilizzare poi questo concetto di Copione è costituito dalla Fiaba come veicolo della trama che si è deciso e che si vuole tramandare.

Sicuramente la Fiaba usa un linguaggio semplice e diretto che attraverso la metafora ci dice quale personaggio e quale storia abbiamo deciso di vivere, con il conseguente epilogo. Ritengo utile, nonchè interessante poter lavorare attraverso lo strumento della Favola alla ricostruzione del proprio modello di Copione. Questo consentirebbe ai genitori di soffermarsi a riflettere sulle parti poco chiare del proprio Copione di vita vedendo come questo influenza le loro scelte e le proprie relazioni anche con i propri figli.

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[1] Berne, E.,  Games people play, Grove Press, New York 1964 (A che gioco giochiamo, tr. it. Di V. Di Giuro, Milano: Bompiani, 1984).